PIEMONTE: IL PROGETTO CONDIVISO DI SVILUPPO (75 milioni di euro)

Il 12 settembre 2016 il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, la Regione Piemonte, RFI, la Provincia di Alessandria e 11 comuni dell’alessandrino hanno firmato un Protocollo d’intesa per la realizzazione di un progetto condiviso di sviluppo del territorio piemontese attraversato dal Terzo Valico, del valore di 60 milioni di euro.

I criteri per la redazione del progetto, coordinato dal Commissario di Governo, sono: favorire interventi che promuovano lo sviluppo economico, sociale, ambientale e turistico del territorio a scala sovracomunale, privilegiare gli interventi nelle aree maggiormente interessate dai cantieri e localizzarli in base a un’equa ripartizione delle risorse, tenendo conto delle opere già realizzate o già oggetto di accordi. Il Progetto condiviso sarà l’esito di un percorso partecipativo che si è avvalso di diversi strumenti.

Tra luglio 2016 e gennaio 2017 sono stare realizzate oltre 90 interviste ad associazioni, portatori di interesse, sindacati e istituzioni del territorio. Il 29 ottobre 2016 ad Alessandria si è svolto l’evento pubblico “60 milioni di opportunità. Lo sviluppo del territorio: discutiamone insieme”, realizzato con la tecnica Ost (Open Space Technology) volta a facilitare la partecipazione dei cittadini alla discussione, cui hanno partecipato 350 persone.

Tra maggio e luglio 2017 sono stati organizzati cinque focus group per approfondire i temi emersi nella prima fase, in particolare settori del turismo, delle eccellenze enogastronomiche e del settore agroalimentare, della filiera della chimico-plastica-gomma, dell’industria siderurgica e del cemento e del sistema della logistica. Ai lavori, guidati dal Commissario di Governo insieme a RFI, a rappresentanti dei settori regionali e provinciali e, per la logistica, Confindustria, hanno partecipato circa 140 stakeholder. Dal percorso partecipativo sono emersi circa una ventina di temi da sviluppare, che ora saranno portati all’analisi di fattibilità economica.

Sulla spinta delle esigenze espresse nel corso del focus group sul tema del turismo, il 30 settembre e 1 ottobre 2017 si è svolta l’iniziativa pilota Ciclocamminata. Paesaggi, storia e sapori delle terre dei Giovi.

Il 22 maggio 2017 i firmatari del Protocollo d’intesa hanno siglato un Addendum per anticipare, nell’ambito dei 60 milioni previsti dal Progetto condiviso, 11 interventi – uno per comune – da 1 milione di euro ciascuno. I progetti sono stati elaborati dalle amministrazioni comunali sulla base delle esigenze ritenute prioritarie per il proprio territorio e spaziano dal miglioramento della viabilità per alleggerire l’impatto dei cantieri sul traffico, alla riqualificazione urbana per migliorare la ricettività in relazione al carico di persone derivante dai cantieri, fino alla valorizzazione delle potenzialità turistiche.

Il 25 luglio 2018 è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la delibera Cipe n. 81/2017 che ha approvato il finanziamento con 60 milioni di euro dell’intero progetto di sviluppo dell’alessandrino, approvando nell’ambito dell’intera somma anche gli 11 interventi da un milione di euro presentati dai comuni coinvolti.

Gli accordi procedimentali e le convenzioni richiesti dalla delibera per dare il via all’attuazione della prima fase da 11 milioni di euro sono stati siglati fra novembre e dicembre 2018 da tutti i soggetti firmatari: Regione Piemonte, Provincia di Alessandria, Commissario di Governo, Rfi e gli 11 comuni.

Con la nomina a febbraio 2020 dell’attuale Commissario Straordinario, sono riprese le interlocuzioni e l’opera di coordinamento delle richieste degli enti interessati al fine di individuare in modo univoco e condiviso gli interventi costituenti la Seconda Fase del Progetto Condiviso (per complessivi 49 milioni di Euro). Sono stati individuati per ciascun Comune gli interventi oggetto della Seconda Fase del citato Progetto Condiviso e, al fine di darne attuazione, il 16 dicembre 2020 è stato sottoscritto – da parte di tutti gli enti sottoscrittori dell’originario Protocollo d’Intesa– il Secondo Addendum.

È stata redatta la proposta della Seconda Fase del Progetto Condiviso con il coordinamento del Commissario straordinario e con il supporto di RFI S.p.A e ITALFERR che hanno curato la predisposizione dell’Istruttoria tecnica e studio di sostenibilità. La proposta è stata presentata ai Comuni interessati con un evento pubblico tenutosi ad Alessandria il 14 maggio 2021.

In data 31 maggio 2021 il Commissario straordinario ha adottato il Decreto Commissariale 01/2021 di approvazione e avvio della Seconda Fase del Progetto Condiviso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n.69 del 12 giugno 2021.

A partire da dicembre 2021 sono state sottoscritte con Regione Piemonte, Commissario di Governo, Rfi e gli 11 comuni le convenzioni attuative per l’avvio degli interventi realizzativi.

Con la recente legge 197/2022, art.1 comma 518 è stato incrementato per l’anno 2023 l’Importo del Progetto Condiviso di ulteriori 15 milioni di euro per fare fronte ai maggiori oneri derivanti dall’aumento del costo dei materiali e assicurare il completamento di tutti gli interventi previsti.

Durante il Tavolo dei sindaci, i Comuni hanno concordato una suddivisione proquota a Comune in proporzione agli importi ottenuti nella seconda Fase e alla disponibilità di alcune Amministrazioni di destinare una quota in favore del Comune di Gavi (complessivamente 500mila euro) da destinare per la realizzazione del Ponte sul Torrente Lemme. In data 20 marzo 2023 è stato sottoscritto il III Addendum al Protocollo di Intesa a fine di disciplinare la suddivisione dei suddetti importi.

In data 3 maggio 2023 il Commissario straordinario ha adottato il Decreto Commissariale 01/2023 di approvazione e riparto ulteriori fondi per la Seconda Fase del Progetto di sviluppo, pubblicato in Gazzetta Ufficiale n°62 del 27/05/2023.

Sono in corso le sottoscrizioni con i comuni degli addendum alle convenzioni attuative.

Fonte “Studio di Sostenibilità Il Progetto Condiviso: un progetto per lo sviluppo sostenibile delle Terre dei Giovi” a cura di ITALFERR S.p.A. per contro di RFI S.p.A.