LA LINEA DEL TERZO VALICO
Il Terzo Valico dei Giovi, è una nuova linea ferroviaria ad alta velocità e alta capacità in costruzione fra Genova e Tortona, a standard europeo con sagoma P/C 80 e modulo 750mt.
Quando entrerà in funzione consentirà sia di potenziare i collegamenti merci tra la Liguria, il Nord Italia e l’Europa, sia di rendere più veloci i collegamenti passeggeri fra Genova, Torino e Milano.
Il trasferimento di un’importante quota di traffico dalla strada alla ferrovia, in linea con gli obiettivi europei, porterà un vantaggio competitivo per i porti liguri rispetto a quelli del Nord Europa e un guadagno per l’ambiente grazie alla riduzione di gas a effetto serra.
La nuova linea costituisce la parte terminale a sud del corridoio europeo Reno-Alpi che collega il Mediterraneo con il Nord Europa, si sviluppa in territorio ligure e piemontese e rappresenta per il triangolo Genova-Torino-Milano un’opportunità di sviluppo.
Il costo del Terzo Valico ad oggi finanziato è di 7,607 miliardi di euro. L’opera, il cui committente è RFI, società del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, è realizzata in sei lotti costruttivi non funzionali ed in corso di realizzazione.
Il Commissario straordinario di Governo per il Terzo Valico, nominato dal presidente del Consiglio dei ministri, accompagna tutto il processo attuativo per garantire l’interesse pubblico.
LE TRE LINEE DEI GIOVI
La nuova linea si chiama Terzo Valico perché sul percorso Genova-Tortona ci sono altre due linee ferroviarie che prendono il nome dal passo dei Giovi, situato a 472 metri sull’appennino ligure.
Entrambe le linee esistenti hanno caratteristiche direttamente collegate agli standard costruttivi dell’epoca in cui sono state realizzate:
La più antica, la cosiddetta “linea dei Giovi”, è stata inaugurata nel 1854, ha 15 stazioni, una pendenza molto elevata, del 35 per mille, ed è molto tortuosa; per questi motivi è principalmente utilizzata per il traffico passeggeri locale.
La linea cosiddetta “Succursale dei Giovi” realizzata fra il 1889 e il 1922, ha 5 stazioni, una pendenza molto minore ma ancora elevata, del 17 per mille, ed è meno tortuosa, con un raggio di curvatura (cioè ampiezza delle curve) di 600 metri. È utilizzata anche per il trasporto merci ma con limitazioni nella velocità, lunghezza e tipo di treni.
In linea con le specifiche tecniche relative all’interoperabilità del sistema ferroviario comunitario, la pendenza massima del Terzo Valico è del 12,5 per mille, così come quella dei trafori alpini del San Gottardo e del Ceneri. Questo, unitamente al raggio di curvatura di 3,5 chilometri e al modulo di 750 metri, permetterà sia la circolazione di treni merci a standard europeo e più competitivi rispetto al trasporto su strada, sia l’aumento di produttività del treno: con un solo locomotore sarà infatti possibile trainare treni di peso fino a 1.750 tonnellate, che oggi richiedono l’uso di due locomotori, con un dispendio energetico quindi molto minore.
IL TRACCIATO
Il Terzo Valico dei Giovi si sviluppa in direzione sud-nord fra Genova e Tortona, attraversa il territorio di alcuni comuni delle province di Genova e di Alessandria e ha una lunghezza complessiva di 53 chilometri, di cui 37 in galleria.
Per quanto riguarda le linee ferroviarie esistenti, il Terzo Valico è connesso:
- a sud con gli impianti ferroviari dell’area di Genova, con i bacini portuali di Prà e del Porto storico e con la linea per Savona;
- a nord, a Novi Ligure con le linee in direzione di Alessandria, Torino e Novara e a Tortona con le linee in direzione di Milano.
La velocità dei treni merci sarà di 100-120 km/ora e quella dei treni passeggeri di 200-250 km/ora, con limitazioni a 100-160 km/ora nei tratti di collegamento con la rete esistente.
LE GALLERIE
I 37 chilometri in galleria del Terzo Valico sono costituiti principalmente da tre gallerie naturali e due artificiali.
Le tre gallerie naturali, cioè scavate interamente all’interno di terreni rocciosi, sono nell’ordine a partire da Genova:
- la galleria Campasso, lunga 716 metri, nel comune di Genova,
- la galleria di Valico, lunga circa 27 chilometri, nei comuni di Genova, Campomorone e Ceranesi in Liguria (nella provincia di Genova), e Fraconalto, Voltaggio, Gavi e Arquata Scrivia in Piemonte (nella provincia di Alessandria),
- la galleria Serravalle, lunga circa 7 chilometri, nei comuni di Serravalle Scrivia e Novi Ligure in provincia di Alessandria.
Le due gallerie più lunghe sono “a doppia canna”, cioè costituite da due tunnel a semplice binario affiancati, uno per ogni senso di marcia, uniti tra loro ogni 500 metri da collegamenti trasversali (cosiddetti by-pass) che consentono di raggiungere il tunnel parallelo in caso d’incidente. A lavori finiti l’unico tratto all’aperto fra queste gallerie sarà costituito da un chilometro circa fra le gallerie di Valico e Serravalle, in corrispondenza della frazione di Libarna a Serravalle, uno spazio attrezzato per le manovre di soccorso. La galleria di Valico inoltre, la più lunga, prevede per esigenze sia costruttive, sia, a opera finita, di sicurezza (mezzi di soccorso e via di fuga) quattro punti intermedi di accesso, le cosiddette finestre, anche queste realizzate in galleria:
- la finestra Polcevera, lunga 1.900 metri, nel comune di Genova,
- la finestra Cravasco, lunga 1.535 metri, nel comune di Campomorone (Ge),
- la finestra Castagnola, lunga 2.530 metri, nel comune di Fraconalto (Al),
- la finestra Val Lemme, lunga 1.687 metri, nel comune di Voltaggio (Al).
Tra l’uscita nord della galleria Serravalle e Tortona la linea si sviluppa in prevalenza all’aperto con l’eccezione di una galleria artificiale, cioè realizzata con uno scavo “a cielo aperto” (cosiddetta tecnica cut and cover, taglia e copri), che si trova nel comune di Pozzolo.
Circa 15 chilometri delle gallerie naturali vengono realizzati con la tecnica dello scavo meccanizzato, cioè utilizzando macchine molto complesse che al tempo stesso scavano il tunnel e lo rivestono con elementi prefabbricati: le TBM, Tunnel Boring Machine, meglio note come talpe.
In totale, considerando la presenza di gallerie a doppia canna e le Finestre, le attività in sotterranea presentano una lunghezza complessiva di circa 88 km, di cui scavate ad oggi circa l’89%
I fronti di scavo aperti delle gallerie di linea sono complessivamente n°16 di cui 4 in scavo meccanizzato.
GLI INVESTIMENTI COLLEGATI ALL’OPERA
Quando il Terzo Valico sarà attivato anche tutti gli altri tratti ferroviari del corridoio Reno-Alpi in territorio italiano saranno adeguati dal punto di vista strutturale e tecnologico per garantire prestazioni analoghe.
Sono previsti anche investimenti sulla logistica destinati ad aumentare la capacità del territorio di utilizzare la nuova linea in corso di realizzazione. All’estremità nord del Terzo Valico la pianura lombardo-piemontese ospita i principali interporti del nordovest, cioè centri attrezzati per la raccolta e lo smistamento di merci trasportate su strada e su ferrovia. Questi snodi logistici, direttamente interessati dal corridoio europeo Reno-Alpi, sono oggetto di importanti programmi di espansione.
Ma se è vero che il Terzo Valico nasce per soddisfare le esigenze del trasporto merci da e per i porti liguri, serve anche per migliorare i servizi per i viaggiatori, in quanto le relazioni di Genova con Milano e Torino sono fondamentali. Grazie anche agli interventi programmati di velocizzazione della linea Milano-Tortona, Milano sarà raggiungibile in un’ora circa, contro gli attuali 85 minuti dei treni più veloci, e Genova sarà quindi connessa più rapidamente anche con il sistema AV Torino-Milano-Bologna-Firenze-Roma-Napoli-Salerno.