VIGNOLE BORBERA

Vignole Borbera è un comune di circa 2.250 abitanti della provincia di Alessandria, situato a 243 metri slm presso la confluenza del torrente Borbera nel fiume Scrivia. Comprende le frazioni di Precipiano, Varano Inferiore e Varano Superiore.

Il suo territorio non è attraversato dalla linea del Terzo Valico, né è interessato da cantieri, campi base e siti di deposito delle terre da scavo. Tuttavia, la fase di costruzione dell’opera ha un forte impatto sulla comunità perché il traffico di mezzi pesanti provenienti dai cantieri di linea e diretti ai siti di deposito delle terre provoca criticità sulla viabilità ordinaria e in particolare sullo svincolo autostradale di Vignole (A7 Milano-Genova).

A questo proposito il 16 ottobre 2018 è stata firmata la convenzione tra Provincia di Alessandria Cociv che dà il via alla realizzazione di una rotatoria in corrispondenza del casello autostradale. L’intervento risponde a una prescrizione contenuta, su richiesta della Provincia e del Comune di Vignole Borbera, nella delibera della Giunta regionale del Piemonte del 18 luglio 2017, che ha approvato l’aggiornamento del Piano di gestione dei materiali del Terzo Valico e relativo Piano del traffico.

Nel comune di Vignole non vi è rischio amianto e non sono quindi presenti punti di rilevamento di fibre aerodisperse.

Vignole Borbera partecipa al Tavolo dei sindaci piemontesi, coordinato dal Commissario di Governo con l’Assessore alle Infrastrutture della Regione Piemonte, insieme agli altri dieci comuni dell’alessandrino interessati dal Terzo Valico.

Con gli stessi comuni ha partecipato anche alla costruzione del Progetto condiviso oggetto del Protocollo d’intesa firmato il 12 settembre 2016, al fine di coniugare il Terzo Valico con il territorio in un’ottica di sviluppo economico, ambientale e sociale.

Nell’ambito della prima fase del Progetto, dedicata a interventi del valore di 1 milione di euro per ogni comune coinvolto, Vignole potenzierà l’attuale canale scolmatore delle acque e realizzerà una pista ciclo-pedonale e un’area attrezzata per stati di emergenza, con l’obiettivo di mettere in sicurezza il territorio, in particolare rispetto al rischio di alluvioni, e di valorizzarlo in chiave turistica.

Nell’ambito della seconda fase del Progetto il Comune, con un contributo di RFI pari a 2.900.000 euro, si occuperà del recupero edilizio di una palazzina in stile liberty e di interventi di rigenerazione turistica.

Fonte “Studio di Sostenibilità Il Progetto Condiviso: un progetto per lo sviluppo sostenibile delle Terre dei Giovi” a cura di ITALFERR S.p.A. per contro di RFI S.p.A.

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